di Stefano Novelli
Presentate due grandi iniziative per progetti di sistema destinati alla riqualificazione dei borghi, nel segno della cultura e dell’innovazione. Scadenza il 15 marzo.
Il Mibact ha presentato ieri i bandi che il PNRR mette a disposizione per i borghi storici italiani. Si tratta di 800 milioni di euro divisi in due linee di azione, con scadenza per la presentazione dei progetti prevista per il 15 marzo prossimo. È prevista anche una linea complementare di supporto a iniziative imprenditoriali di PMI che si insedieranno nei Comuni selezionati.
Vediamo insieme il dettaglio delle misure.
Distribuzione delle risorse
Il 40% della dotazione finanziaria complessiva sarà destinato a borghi del Mezzogiorno.
Linea 1: Obiettivo
La linea sosterrà progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati, realizzando un numero limitato di interventi di carattere esemplare, uno per ciascuna Regione o Provincia Autonoma per un totale di 21.
Interventi finanziati
Ciascun intervento sarà di importo pari a 20 milioni di euro per il rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono. I progetti dovranno prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, (scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali, dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali.
Linea 2: Obiettivo
La seconda linea d’azione mira alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici e si divide in due componenti.
Interventi finanziati – componente 1
La prima componente finanzierà le proposte presentate da Comuni in forma singola o aggregata – fino a un massimo di 3 Comuni - con popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti. I progetti potranno prevedere interventi, iniziative o attività in ambito culturale e in quelli dell’istruzione, ricerca, welfare, ambiente o turismo. L’importo massimo del contributo sarà di circa 1,65 milioni di euro per ciascun borgo.
Interventi finanziati – componente 2
Con bando successivo, i 200 milioni € della seconda componente verranno assegnati alle imprese che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali localizzati nei Comuni selezionati per la realizzazione dei progetti di rigenerazione culturale, fino a un totale complessivo tra le due componenti di circa 2,53 milioni di euro per ciascun borgo.
Modalità di attuazione e tempistiche
Per la linea di azione 1 le Regioni dovranno presentare la propria proposta al MiC entro il 15 marzo 2022 come definita d’intesa con il Comune interessato. Seguirà una fase negoziale che si concluderà entro maggio 2022.
Per la linea di azione 2, i Comuni dovranno presentare entro il 15 marzo 2022 le candidature per il finanziamento dei progetti di rigenerazione culturale. L’istruttoria si concluderà entro maggio 2022. Successivamente verrà emanato il bando per la seconda componente.
Tutti gli interventi dovranno essere portati a termine entro giugno 2026.
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