di Stefano Novelli
di Stefano Novelli
La tua azienda è una PMI che si trova in un’area di crisi industriale? Sostenere la formazione dei lavoratori, trovare un accesso a finanziamenti per il rilancio aziendale sono sue questioni non di poco conto, che trovano risposta nel recente rifinanziamento della misura. Arriveranno quindi nuovi bandi a seguito della nuova disciplina.
La circolare Circolare-direttoriale-16-gennaio-2020-n-10088 stabilisce i nuovi criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni di cui alla legge n. 181 del 15 maggio 1989 in favore di programmi di investimento atti a riqualificare le aree di crisi industriale.
Aree di Crisi Industriale | che cosa sono
Le aree di crisi industriale complessa riguardano territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale e con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, non risolvibili con risorse e strumenti di sola competenza regionale. La complessità deriva da:
- crisi di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull’indotto
- grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione sul territorio.
Il Ministero ha disciplinato le condizioni e le modalità per l’attuazione degli interventi per le situazioni di crisi industriale non complessa che presentano, comunque, impatto significativo sullo sviluppo e l’occupazione nei territori interessati.
Le Regioni propongono l’elenco dei sistemi locali del lavoro (SLL) da candidare alle agevolazioni individuati sulla base dei seguenti indicatori ISTAT:
- Specializzazione produttiva prevalente
SLL del «made in Italy» e della «manifattura pesante», i «non specializzati» e i «non manifatturieri». Nell’ambito di questi ultimi sono esclusi i «sistemi locali turistici» e i «sistemi locali a vocazione agricola» - Combinazione del tasso di occupazione e di disoccupazione 2014
SLL che presentano combinazioni occupazionali non ottimali - Variazione occupazione e disoccupazione rispetto alla media 2008-14
SLL che presentano combinazioni occupazionali non ottimali - Produttività del lavoro 2012 (valore aggiunto per addetto)
produttività del lavoro inferiore alla media nazionale
Riqualificazione Aree crisi industriale | I beneficiari
La misura consente a tutte le PMI anche in forma di contratto di rete, in tal caso da un numero di 3 a un numero di 6 soggetti. Per le imprese di grandi dimensioni, i programmi di investimento produttivo sono ammissibili solo nel caso in cui siano realizzati in aree di crisi ricadenti nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui all’art. 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE
Riqualificazione Aree crisi industriale | Programmi di investimento ammissibili
a)realizzazione di nuove unità produttive tramite l’adozione di soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative rispetto al mercato di riferimento;
b) all’ampliamento e/o alla riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo;
c) alla realizzazione di nuove unità produttive o all’ampliamento di unità produttive esistenti che eroghino i servizi di attività turistiche, intese come attività finalizzate allo sviluppo dell’offerta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva
d) acquisizione di attivi di uno stabilimento, ai sensi e nei limiti dell’art. 2, punto 49, del Regolamento GBER.
Riqualificazione Aree Crisi Industriale | Le attività di formazione
Gli eventuali progetti complementari relativi alla formazione del personale sono ammissibili alle agevolazioni in conformità ai divieti e alle limitazioni di cui all’art. 31 del Regolamento GBER. Devono essere strettamente coerenti alle finalità del programma d’investimento e/o di tutela ambientale e al programma occupazionale.
Individuare l’agevolazione per un’azienda che insiste in un’area di crisi industriale è dunque un’opzione molto interessante. Consentirà all’impresa interventi significativi non solo nell’ottica dello sviluppo e rilancio dei beni e asset aziendali materiali, ma anche a supporto della riqualificazione delle persone.