di Stefano Novelli
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato un bando per progetti e manifestazioni di interesse dei poli di innovazione che vorranno proporre dei piani in linea con la grande call europea per sostenere gli European Digital Innovation Hubs.
Quello dei Digital Innovation Hubs è uno scenario affascinante, fortemente strategico per l’Italia anche in ragione del forte rapporto con i Competence Center nazionali finanziati dal MISE.
I Digital Innovation Hubs
I Digital Innovation Hubs (DIH) sono nati con lo scopo di favorire il contatto del mondo aziendale con Industria 4.0, sviluppando progetti di trasformazione digitale.
Essi hanno la funzione di mettere a fattore comune nel segno dell’innovazione il network costituito da Università, Organismi di ricerca, Competence center, Incubatori, Enti locali ecc.
Lo scenario della call del MISE
Nel contesto del “Programma Europa Digitale”, a sostegno della trasformazione digitale delle società e delle economie europee, si prevede la costruzione di una rete europea di poli di innovazione digitale (European Digital Innovation Hubs – EDIHs).
Dovranno favorire e rendere concreta assicurare la transizione digitale dell’industria e delle PMI, e della pubblica amministrazione attraverso l’adozione delle tecnologie digitali avanzate, Intelligenza Artificiale, Calcolo ad Alte Prestazioni, Sicurezza Informatica.
Obiettivo del bando
Il bando del MISE intende preselezionare i poli di innovazione digitale operanti sul territorio nazionale ritenuti idonei a partecipare alla call ristretta europea nell’ambito del Programma Europa Digitale. La call ristretta sarà gestita dalla Commissione Europea.
Beneficiari
Possono accedere al processo di preselezione i poli di innovazione digitale che possiedano i seguenti requisiti:
a. includano almeno una organizzazione di ricerca e trasferimento tecnologico;
b. abbiano un bacino di utenza di imprese e/o di pubblica amministrazione, che si impegnano a mantenere per tutta la durata del piano, in almeno un’area geografica di riferimento, come definita all’articolo 1 lettera a). Possono candidarsi alla presente preselezione anche poli con un bacino di utenza di livello nazionale che abbiano un’elevata specializzazione in una o più delle tecnologie avanzate previste all’articolo 1 lettera o);
c. si impegnino a costituirsi nella forma di consorzio/società consortile, raggruppamento temporaneo, prima della concessione delle agevolazioni europee e nazionali.
Cosa finanzia
Progetti che includa un piano di attività pluriennale, articolato su 3 anni, in linea con la prima call ristretta della Commissione europea, la quale affiderà il contratto per i primi 36 mesi. E’ necessario che il progetto preveda che:
a) Il polo operi trasferimento di conoscenze e competenze tecnologiche alle imprese e/o alla Pubblica Amministrazione al fine di consentire ad esse di valutare al meglio i progetti di trasformazione digitale corrispondenti allo specifico fabbisogno e contribuendo in modo concreto e misurabile alla evoluzione della loro maturità digitale. Qualora il polo offra servizi a sostegno della digitalizzazione dell’organizzazione della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici, questi devono basarsi su soluzioni di interoperabilità.
b) Il polo eroghi tutti i servizi di seguito elencati, così come previsti dal Working Programme della Commissione:
i. test e sperimentazione (test before invest), ossia servizi per la realizzazione di test e attività di sperimentazione con tecnologie digitali (software e hardware), attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale, sviluppo sperimentale;
ii. formazione e sviluppo di competenze digitali avanzate per assicurare una capacità di assorbimento e gestione delle conoscenze e tecnologie digitali all’interno dell’utenza;
iii. sostegno all’accesso a meccanismi di finanziamento, privati e pubblici a livello regionale, nazionale ed europeo, anche in collaborazione con il previsto Centro di consulenza InvestEU e la rete Enterprise Europe Network (EEN);
iv. ecosistemi dell’innovazione e networking, fornendo servizi di brokeraggio tecnologico, facilitando l’incontro tra domanda e offerta di tecnologie, mettendo insieme le imprese e/o le amministrazioni beneficiarie che hanno bisogno di nuove soluzioni tecnologiche con i soggetti, in particolare start-up e PMI innovative, che posseggono tali soluzioni pronte per il mercato.
c) Il polo sia concentrato almeno su una delle seguenti tecnologie avanzate indicate dal Programma Europa Digitale:
– Intelligenza Artificiale (AI)
– Calcolo ad Alte Prestazioni (HPC)
– Sicurezza Informatica (CS)
Tali tecnologie digitali possono essere combinate con le tecnologie abilitanti. Almeno un polo nazionale dovrà essere specializzato in Intelligenza Artificiale.
d) Il polo soddisfi il fabbisogno digitale avanzato dell’industria e/o del settore pubblico dell’area geografica di riferimento.
e) Il polo può avere una focalizzazione settoriale o multisettoriale; laddove il polo avesse una focalizzazione settoriale deve essere indicata la presenza di filiere produttive altamente specializzate sul territorio di riferimento, in coerenza con la relativa Strategia di Specializzazione Intelligente, nazionale o regionale.
f) Il polo indichi, all’interno del progetto, l’ammontare di risorse che si intendono chiedere in occasione della call ristretta, a fronte di un piano di attività della durata di 36 mesi come previsto dai documenti europei.
Per consultare il programma European Digital Innovation Hubs in Digital Europe Programme clicca qui .