di Stefano Novelli
L’emergenza da Coronavirus, non c’è dubbio, si delinea come un punto di rottura rispetto a tutte le nostre abitudini, dal quotidiano personale al professionale, siamo stati tutti chiamati a rivedere il nostro stile di vita nel rispetto della sicurezza e della tutela della comunità.
Se la percezione del cambiamento di alcune nostre abitudini appare concreta e immediata, non lo è altrettanto il cambiamento che costringerà il sistema sanitario a operare in modo diverso.
Le norme di sicurezza e il sentimento di ansia e paura diffusa cambiano drasticamente, a livello microscopico, il rapporto tra paziente e medico e a livello macro, il rapporto tra paziente e sanità. La consapevolezza del rischio per la salute pubblica, in sostanza, genera un diverso approccio delle persone alla richiesta di servizi sanitari e un diverso approccio delle strutture sanitarie alla cura delle persone: una necessità a cui la sanità non può certo mancare di rispondere, sia in termini pratici che di comunicazione.
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Un paziente soddisfatto è prima di ogni cosa un paziente consapevole cioè ben informato; spetta alla sanità trovare soluzioni comunicative che mettano al centro il bisogno del paziente in modo nuovo, coerente con i nuovi comportamenti che siamo tutti chiamati a tenere per prevenire ulteriori contagi.
Il digitale, in questo momento di emergenza, può colmare la distanza tra le persone e generare informazioni di valore e relazioni di fiducia, costruire un percorso di partecipazione attiva e consapevolezza simmetrica.
In questo contesto, l’approccio dell’Inbound Marketing, proprio come nel caso dell’inbound governement per la P.A, può essere applicato al contesto della comunicazione sanitaria con grandi vantaggi. L’Inbound Marketing per la sanità viene detto “inbound for healthcare” e permette di raggiungere le persone, accreditarsi come soggetti affidabili, dare loro l’informazione che stanno cercando nel momento in cui lo stanno cercando, aiutandoli a scegliere in modo più rassicurante, contenendo i sentimenti di ansia e paura che caratterizzano sempre il rapporto che abbiamo con la nostra salute.
Il digitale, quindi, offre un modello nuovo di comunicazione tra i soggetti coinvolti in questa relazione e offre anche validi strumenti operativi che possono essere subito impiegati dalla sanità. Ve ne facciamo conoscere 3 che potrebbero trovare applicazione immediata in ambito sanitario con grande vantaggio per i pazienti e per le strutture.
1° tecnologia digitale: Distance Check
La prima tecnologia digitale che vi presentiamo è un dispositivo che si chiama Distance Check. Questo dispositivo permette, grazie alla funzionalità di geolocalizzazione combinata a una piattaforma centralizzata per il monitoraggio, di tenere sotto controllo la distanza tra le persone e le loro interazioni.
Se la distanza tra le persone è inferiore a quella stabilita, il dispositivo emette un allarme che cessa solo quando viene rispristinata la dovuta distanza di sicurezza.
Uno dei principali vantaggi di questo dispositivo è che consente di tutelare in modo per niente invasivo la salute delle persone, monitorando distanze e assembramenti che potrebbero veicolare il contagio da Coronavirus.
2° tecnologia digitale: Medi-claim
La seconda tecnologia digitale che vogliamo farvi conoscere si chiama Medi-claim ed è una piattaforma web in grado di interfacciare da remoto il paziente con il medico o un altro operatore sanitario.
Per il funzionamento non è necessario istallare software o App, E-claim è facilissimo da usare: permette di creare una sessione attraverso l’inserimento dei dati dell’utente da contattare e si accede alla sessione, con o senza video, tramite un semplice link.
Il collegamento è protetto e permette di scambiarsi documenti o esami medici.
La piattaforma web Medi-claim è una soluzione innovativa che permette agli ospedali di gestire i pazienti senza gravare sull’organizzazione della struttura.
3° tecnologia digitale: Termoscanner
La terza tecnologia digitale che potrebbe trovare impiego nella sanità contro il coronavirus è il Termoscanner: una vera e propria stazione di controllo dotata di telecamera a infrarossi integrata a un’unità di registrazione dati, in grado di inviare un allarme in caso di temperatura corporea anomala.
Si tratta di una tecnologia molto leggera che può essere installata nei varchi di accesso e permette una rilevazione ad ampio raggio.
Il sistema è equipaggiato con pc e monitor che consentono di visualizzare immagini bi-spettrali e rilevare anche gli oggetti.
Il Termoscanner ha il grande vantaggio di poter essere utilizzato per monitorare l’affluenza nelle strutture sanitarie ed identificare subito il potenziale vettore di contagio.